Il dolore cervicale o cervicalgia è uno dei disturbi a carico del sistema muscolo-scheletrico più frequentemente riportati.
La cervicalgia è un dolore che si può manifestare come evento episodico che si risolve in pochi giorni o settimane ma in molte persone non va incontro ad una completa risoluzione diventando una condizione ricorrente o persistente.
Molte persone manifestano tale problematica durante la loro vita: la prevalenza annuale varia dal 12.1% al 71.5% nella popolazione generale e dal 27.1% al 47.8% tra i lavoratori.
Meno frequentemente, questa condizione può associarsi a disabilità ed interferire così con le normali attività: le stime di prevalenza annuale del dolore cervicale associato a disabilità variano dal 1.7% al 11.5% nella popolazione generale.
La cervicalgia può colpire ogni fascia d’età anche se più spesso ne soffrono le persone di mezza età e le donne più degli uomini.
L’esordio e il decorso del dolore cervicale sono influenzati da molteplici fattori che possono essere modificabili o non modificabili e la causa può risiedere in una patologia specifica, ma spesso la cervicalgia è aspecifica cioè non è correlabile a una patologia ben definibile.
Di fronte ad una problematica così diffusa e che non di rado provoca una significativa interferenza con le attività quotidiane e con l’attività lavorativa, esistono numerosi strumenti terapeutici, tra cui l’agopuntura, che possono essere utilmente impiegati in funzione della diagnosi.
Diversi studi scientifici, effettuati nel corso degli anni a livello internazionale, supportano l’impiego dell’agopuntura nel trattamento dei dolori cervicali e nel 2003, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha classificato la cervicalgia tra le condizioni per cui è stata dimostrata l’efficacia dell’agopuntura attraverso studi clinici controllati.
L’agopuntura, grazie ai suoi effetti analgesico, antinfiammatorio, miorilassante e sedativo, rappresenta una valida opzione terapeutica che può essere utilizzata sia in caso di dolore acuto che in caso di dolore cronico, per ridurre l’intensità, la durata e la frequenza degli episodi dolorosi e per migliorare le contratture muscolari eventualmente associate.
In questo ambito, l’agopuntura può essere impiegata da sola o in associazione ad altri tipi di terapie e riveste particolare interesse nelle condizioni in cui l’assunzione di farmaci sia controindicata o in cui sia desiderabile limitare il consumo di farmaci o, ancora, nei casi in cui la terapia farmacologica non raggiunga i risultati desiderati.
Inoltre, utilizzando in ogni caso un approccio centrato sulla persona nel suo insieme e non solo sul sintomo, l’agopuntura riserva particolare attenzione anche agli aspetti psicologici ed emotivi legati al dolore: se è vero che il dolore può avere un notevole impatto sulla sfera psico-emotiva della persona è altrettanto vero che problematiche psicologiche o emozionali possono influenzare la percezione del dolore.
Bibliografia
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